In conferenza stampa il Presidente del Consiglio Mario Draghi con i ministri dell’Economia e Finanze Daniele Franco e della Giustizia Marta Cartabia.
Al termine del Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio si presenta nella Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi per incontrare i giornalisti ai quali subito riporta il clima e le modalità dell’approvazione della riforma della Giustizia avvenuta dopo “una discussione ricchissima e un’ampia condivisione”, il cui merito va anche al lavoro del ministro competente in materia, Marta Cartabia.
La discussione nel CdM ha aggiunto Draghi “ha portato alla condivisione dell’impianto del provvedimento, alla delimitazione delle aree dove restano diversità di vedute e all’impegno con capigruppo per dare priorità in Parlamento alla riforma in tempo utile per elezione prossimo Consiglio superiore magistratura”.
Nel passaggio in parlamento, proprio grazie alla condivisione con i rappresentanti dei partiti non ci saranno “tentativi di imporre la fiducia”.
Poi le domande dei presenti, sulla tenuta e le prospettive dell’esecutivo, anche qui il Presidente rassicura: “l’intera squadra lavora bene” e quindi non cambierà anche perchè occorre intensificare gli sforzi in questa nuova fase: dal caro bollette per famiglie e imprese all’inflazione. Ma c’è ancora la pandemia e poi le sfide del PNRR.
E proprio sullo “squilibrio” nell’assegnazione delle risorse del piano, a favore del Sud, paventato in un fuorionda tra il sindaco di Milano e il governatore lombardo, il premier cede la parola al Ministro dell’Economia, Daniele Franco che taglia corto: “Il recupero delle regioni meridionali è nell’interesse di tutto il Paese”.
Qualche domanda politica: “Potrebbe essere lei il federatore di un nuovo centro politico?” – “Lo escludo”. Risponde il Presidente Draghi per poi aggiungere: “Sono in molti ad essere solleciti nel candidarmi in varie posizioni. Vorrei rassicurare tutti che quando deciderò di cercarmi un lavoro dopo questa esperienza, un lavoro lo troverò da solo”.
Per quanto riguarda il tema oggetto principale della conferenza stampa, parla il Ministro Cartabia secondo la quale una “riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm era ineludibile per la scadenza a luglio del Consiglio ora in carica”.
Riforma che nasce anche da una esigenza della magistratura, ovvero “di essere forse un pochino più severa con se stessa, perché questa richiesta di recupero della credibilità viene anzitutto dall’interno. Una riforma, dovuta ai tantissimi magistrati che lavorano silenziosamente ogni giorno e dovuta ai cittadini, che hanno diritto a recuperare la piena fiducia nei confronti della magistratura”.