“Il Consiglio europeo del 24 e del 25 marzo” ha ricordato il Presidente Draghi in apertura “si aprirà con l’incontro con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Sarà preceduto da un Vertice Nato straordinario e da un Vertice G7, che si terranno sempre a Bruxelles. In queste sedi, la comunità euroatlantica intende ribadire la sua unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina. Un impegno comune per tutelare la pace, la sicurezza, la democrazia – che l’Italia ha riaffermato ieri in quest’aula alla presenza del Presidente Zelensky”.
L’intervento del Presidente Draghi (video)
L’intervento in audio Podcast (Link)
Al dibattito che si è sviluppato in aula alla Camera è seguita la interessante e puntuale replica alle diverse domande poste dai deputati.
Interessanti gli scambi con alcuni deputati, in particolare con Mara Lapia (Gruppo Misto – CD), contraria all’aumento dei finanziamenti per l’industria bellica: “è inaccettabile” ha detto in aula “in un Paese già piegato dalla crisi economica, che ripudia la guerra”.
Il Presidente Draghi le ha risposto ricordando “che i fondatori dell’Unione europea, tra cui De Gasperi, avevano come obiettivo la pace nel continente europeo, la pace. E proprio per questo avevano progettato la Comunità europea di difesa” ha proseguito “Ed è proprio per questo che noi vogliamo creare una difesa europea. Ed è per questo che noi vogliamo adeguarci all’obiettivo del 2% che abbiamo promesso nella Nato”.
A Vittorio Sgarbi invece, che cita Tolstoj (“Come non si può spegnere il fuoco con il fuoco, né asciugare l’acqua con l’acqua, così non si può eliminare la violenza con la violenza”) il Presidente del Consiglio risponde “E’ un terreno molto scivoloso, questo. Perché se noi sviluppiamo le conseguenze di questo ragionamento – cioè dire: non aiutare militarmente i Paesi che vengono attaccati, questo è il ragionamento – allora dovremmo accettare che sostanzialmente difendiamo il Paese aggressore, non intervenendo. Dovremmo lasciare che gli Ucraini perdano il loro Paese e accettino pacificamente la schiavitù.
Capisce bene che questo è un terreno, come dicevo, scivoloso, che ci porta a giustificare tutti gli autocrati, tutti coloro che hanno aggredito Paesi inermi, a cominciare da Hitler, a cominciare da Mussolini”.