Il Presidente Draghi, in occasione del 30esimo anniversario della Direzione Investigativa Antimafia, ha partecipato a Milano all’inaugurazione della mostra “Antimafia itinerante” e successivamente è intervenuto al convegno “Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia”.
“Rispetto a trent’anni fa” ha osservato Draghi “la mafia ha assunto forme nuove, ma altrettanto temibili. Non viviamo più l’incubo dello stragismo, del terrorismo di stampo mafioso. Le mafie si insinuano nei consigli d’amministrazione, nelle aziende che conducono traffici illeciti – al Nord e nel Mezzogiorno. Inquinano il tessuto economico, dal settore immobiliare al commercio all’ingrosso. Controllano il territorio con la violenza, soffocano la libera concorrenza”.
Tra gli insegnamenti di Giovanni Falcone c’è quello, essenziale, di ‘seguire la traccia dei soldi’. Dobbiamo continuare a farlo per proteggere l’economia italiana, i cittadini, le imprese.
“Per sconfiggere le mafie” ha proseguito il Presidente Draghi “lo Stato deve essere più presente laddove le mafie provano a sostituirsi alle istituzioni. Per questo dobbiamo migliorare i servizi, le reti di assistenza sociale. E dobbiamo favorire l’occupazione, soprattutto tra i più giovani, creare opportunità, rafforzare i legami sociali – a partire dai contesti più marginali e più svantaggiati. Sono obiettivi al centro dell’azione di Governo, in cima alle nostre priorità. Un esempio simbolico è la confisca e riconversione dei beni sottratti alla mafia. Il PNRR prevede un programma di interventi di circa 300 milioni di euro a questo fine”.