Atterrato a Fiumicino poco dopo le 15.00 di lunedì pomeriggio l’aereo KC-767 dell’Aeronautica Militare con a bordo circa 70 persone tra personale diplomatico italiano e impiegati afghani.
Tra le interviste più toccanti raccolte dalla stampa la testimonianza di un medico che lavorava con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione, che ha ripetuto più volte l’appello a salvare i suoi colleghi e le famiglie dei collaboratori “rimasti soli in Afghanistan”.
Poi la rabbia alla domanda di una giornalista che chiede ‘qual è la speranza ora per il Paese’: La risposta è travolgente, dolorosa, arrabbiata, “dopo venti anni non puo’ farmi questa domanda”.
“Perchè l’esercito afghano non ha combattuto contro i Talebani? I soldati non prendono lo stipendio da 6 – 7 mesi, che cosa vi aspettavate”?