Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera nella riunione di lunedì 5 ottobre, al disegno di legge delega per la riforma fiscale
Al CdM non hanno partecipato i ministri della Lega che non vogliono la riforma del catasto.
Per l’attuazione si potranno usare “2 miliardi nel 2022” e “1 miliardo nel 2023” dal fondo per la riforma creato con l’ultima manovra. Le risorse potranno essere integrate con nuove entrate derivanti dalla lotta all’evasione. L’attuazione della delega non dovrà pesare sui conti pubblici. I decreti che richiedano fondi andranno varati contestualmente o dopo quelli che reperiscono le risorse necessarie. Previsto “graduale superamento dell’Irap garantendo il finanziamento del fabbisogno sanitario”. “Essendo una delega, ci saranno comunque altri momenti di confronto”, assicura Draghi che sulle rendite catastali dice: “Se ne riparlerà solo nel 2026”.