Il Segretario del PD, Enrico Letta apre la relazione alla direzione del Partito convocata martedì nell’auletta dei gruppi parlamentari della Camera, ricordando i 10 anni dal celebre “Whatever It Takes” pronunciato dall’allora governatore della BCE, Mario Draghi “che ha stabilito una nuova strategia di un’Europa all’attacco, proattiva all’avanguardia per salvarsi insieme”.
Ormai già in piena campagna elettorale il Segretario Letta ricorda che quelle del 25 settembre prossimo sono anche per l’Europa le elezioni “più importanti di sempre: il pareggio non è contemplato con questa legge elettorale. O vince l’Europa della speranza oppure vince l’Europa dei nazionalismi, non ci sono terze vie. Gli italiani abbiano chiaro che la scelta è tra noi e Meloni”.
Sulla tempistica di questa crisi il leader dem, inciampa nel ricordo commosso dell’indimenticato Presidente dell’Europarlamento: “non volevamo che fosse ora il momento di andare a nuove elezioni, la cosa che mi dispiace di tutte è che avevamo organizzato i Sassoli Camp”.
Infine una battuta: “leggevo sui giornali le discussioni sulla premiership, surreali. Io a Palazzo Chigi ci sono stato già ed ho vissuto i miei giorni più belli fuori da quel palazzo, sono però disponibile se lo volete a fare il Front runner in questa campagna elettorale”.