Il vertice del G7, organizzato dalla presidenza esercitata quest’anno dalla Germania, si tiene dal 26 al 28 giugno a Schloss Elmau, in Baviera
A rappresentare l’UE il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Questa tre giorni offre un’opportunità per inviare un segnale forte di unità in questo periodo turbolento, promuovendo il progresso, la prosperità, la pace e la sicurezza. La solidarietà e la stretta cooperazione sono necessarie per attenuare l’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina. L’UE e il G7 hanno gli stessi obiettivi: fermare la macchina da guerra russa proteggendo allo stesso tempo le nostre economie e quelle dei nostri partner.
Sette le sessioni di lavoro del vertice incentrate sui seguenti argomenti:
- economia globale
- partenariati per i paesi in via di sviluppo
- politica estera e di sicurezza
- sostenibilità
- sicurezza alimentare
- multilateralismo
- trasformazione digitale
La presidenza tedesca ha inoltre invitato i leader di Argentina, India, Indonesia, Senegal e Sud Africa a partecipare a varie sessioni di lavoro durante il vertice.
Oggi il presidente ucraino Selensky ha partecipato alla prima sessione di lavoro della seconda giornata al vertice del G7, sulla questione al centro delle discussioni di massima importanza, i leader hanno riaffermato nella seguente dichiarazione il sostegno all’Ucraina
“Noi, i leader del Gruppo dei Sette (G7), siamo fermi nella nostra solidarietà con l’Ucraina e riaffermiamo il nostro impegno incrollabile a sostenere il governo e il popolo ucraino nella loro coraggiosa difesa della sovranità e dell’integrità territoriale del loro paese e nella loro lotta per un futuro pacifico, prospero e democratico. Accogliamo con favore la decisione del Consiglio europeo di concedere lo status di paese candidato all’Ucraina e alla Moldova. Continueremo a fornire supporto finanziario, umanitario, militare e diplomatico e staremo con l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Nel farlo, ci impegniamo a dimostrare responsabilità e solidarietà globali lavorando per affrontare gli impatti internazionali dell’aggressione russa, in particolare sui più vulnerabili”.