L’aula del Senato ha respinto le mozioni di sfiducia al ministro della Salute, Roberto Speranza, proposte da Fratelli d’Italia, dal senatore Gianluigi Paragone e dal senatore Mattia Crucioli.
Il ministro in aula ha difeso la sua azione nell’esecutivo e rivendicato il piano pandemico: “ora c’è dopo sette governi” in cui non era stato aggiornato.

“Il ritiro del documento di Venezia” sempre in relazione al piano pandemico italiano, “è esclusivamente una decisione interna dell’Oms. Speranza invita “all’unità” perché il nemico da combattere “è il virus”.
Speranza ha ricordato anche come l’Italia sia arrivata “impreparata al Covid perché per decenni è stata trascurata la sanità pubblica considerata come un costo”. Il suo intervento è stato saluto con un lungo applauso (molti senatori lo hanno applaudito anche dai banchi del centro-destra).