Armi, tecnologie militari e aiuti alimentari fra i temi all’ordine del giorno, mentre gli Stati Uniti lanciano avvertimenti riguardo nuove sanzioni
Il vertice bilaterale tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente russo Vladimir Putin è in programma nei prossimi giorni, segnando il primo viaggio all’estero di Kim Jong-un dalla comparsa della pandemia. Sebbene i dettagli riguardanti la data e la località dell’incontro non siano stati rivelati, è molto probabile che il vertice avrà luogo a Vladivostok, una città situata nell’Estremo Oriente russo, a circa 680 chilometri a nord della capitale nordcoreana, Pyongyang.
Vladivostok è anche il luogo dove si tiene il Forum economico orientale, evento a cui partecipa il presidente Putin e che si concluderà il prossimo mercoledì. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax, è possibile che il vertice bilaterale avvenga già il 13 settembre.
I temi in discussione durante questo incontro sono di alta rilevanza geopolitica. Tra questi, si prevede che saranno affrontati argomenti legati all’acquisto di armi da parte della Russia, allo scambio di tecnologie militari e agli aiuti alimentari destinati alla Corea del Nord. Tali temi sono considerati “sensibili” dai due leader e potrebbero avere ripercussioni internazionali significative.
Dall’altra parte dell’Atlantico, gli Stati Uniti osservano con preoccupazione gli sviluppi di questo incontro e hanno lanciato un avvertimento, sottolineando che potrebbero essere imposte nuove sanzioni a Pyongyang nel caso in cui vengano violate le leggi internazionali.
Il vertice bilaterale è, dunque, un evento che attira l’attenzione globale e potrebbe segnare una tappa cruciale nelle relazioni diplomatiche tra Corea del Nord e Russia, mentre aggiunge una nuova dimensione ai delicati equilibri della politica internazionale.
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