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venerdì, Dicembre 1, 2023

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La riunione Straordinaria dei Ministri degli Affari Esteri della NATO

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo la discussione di emergenza tra i ministri degli esteri dell’alleanza militare.

I ministri degli Esteri della Nato si sono appena incontrati per discutere della situazione in Afghanistan: “Quella a cui abbiamo assistito in questi giorni è una tragedia per il popolo afghano” ha detto in apertura dell’incontro con i giornalisti il segretario Stoltenberg aggiungendo che “la situazione rimane molto difficile e imprevedibile”.

“I ministri degli affari esteri” ha proseguito il segretario generale della Nato “hanno discusso una serie di questioni diverse: in primo luogo, il proseguimento dell’evacuazione delle persone dai paesi alleati e partner e degli afgani che hanno lavorato con noi. Questa è la nostra priorità immediata”.

Extraordinary meeting of NATO Ministers of Foreign Affairs on the situation in Afghanistan. View of the room

Per questo motivo la NATO ha lavorato 24 ore su 24 per mantenere le operazioni all’aeroporto internazionale di Kabul, permettendo a migliaia di persone di partire.

In particolare circa 800 civili hanno lavorato con il controllo del traffico aereo, carburante e comunicazioni. E lo hanno fatto in circostanze molto difficili, per questo Stoltenberg ha tenuto a ringraziare tutto il personale, compreso quello militare degli alleati: “in particolare Turchia, Stati Uniti e Regno Unito e il nostro partner Azerbaigian, per il loro ruolo fondamentale nella messa in sicurezza dell’aeroporto. E ringrazio tutti gli alleati che oggi si sono impegnati a ricevere gli afgani a rischio”.

Extraordinary meeting of NATO Ministers of Foreign Affairs on the situation in Afghanistan

In secondo luogo, ha detto il segretario è stato discosso l’approccio da avere nei confronti di “coloro che sono al potere a Kabul. Gli occhi del mondo sono puntati sull’Afghanistan e ci aspettiamo che i talebani mantengano i loro impegni, garantendo che l’Afghanistan non torni ad essere un rifugio sicuro per il terrorismo internazionale”.

I talebani devono porre fine alle violenze in tutto il Paese, e difendere i diritti fondamentali di tutti i cittadini afghani: uomini, donne e bambini.

“Negli anni, la presenza della NATO e il sostegno di tutta la comunità internazionale,
hanno permesso agli afgani di compiere progressi sociali, economici e politici senza precedenti. Qualsiasi governo afghano che tenti di annullare questi progressi rischia l’isolamento internazionale”.

Terza questione affrontata sulla quale i ministri hanno convenuto di non permettere ai terroristi “di minacciarci di nuovo dall’Afghanistan”.

“L’impegno della NATO era in risposta agli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti dell’11 settembre” ha sottolineato Stoltenberg: “Il nostro obiettivo era impedire ai terroristi di utilizzare l’Afghanistan come rifugio sicuro per ulteriori attacchi contro di noi. E nessun attacco terroristico sul suolo alleato è stato organizzato dall’Afghanistan negli ultimi due decenni. Questi risultati devono essere preservati. Per la nostra sicurezza”.

“Infine, ci sono domande difficili che dobbiamo porci sul nostro impegno in Afghanistan.
Avevamo gli occhi lucidi sui rischi del ritiro delle nostre truppe. Ma la velocità del crollo della leadership politica e militare afghana e delle forze armate non era prevista. Ci sono molte lezioni da imparare. E intendo condurre una valutazione approfondita dell’impegno della NATO in Afghanistan. Il Nord America e l’Europa devono continuare a stare insieme nella NATO. Gli eventi in corso in Afghanistan non cambiano questo”.

Il mutevole equilibrio di potere globale, le azioni “aggressive della Russia”,
e l’ascesa della Cina, rendono ancora più importante mantenere un forte legame transatlantico.

La dichiarazione dei ministri degli esteri

Dichiarazione dei ministri degli Esteri della NATO sull’Afghanistan

1. Noi, i ministri degli Esteri della NATO, ci siamo riuniti oggi per discutere della difficile situazione in Afghanistan.

2. Siamo accomunati dalla profonda preoccupazione per i gravi eventi verificatisi in Afghanistan e chiediamo la cessazione immediata della violenza. Esprimiamo inoltre profonda preoccupazione per le notizie di gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto l’Afghanistan. Affermiamo il nostro impegno nei confronti della dichiarazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU del 16 agosto e chiediamo il rispetto delle norme e degli standard internazionali sui diritti umani e del diritto umanitario internazionale in tutte le circostanze.

3. Il nostro compito immediato è quello di rispettare gli impegni assunti per continuare l’evacuazione sicura dei nostri cittadini, dei cittadini dei paesi partner e degli afghani a rischio, in particolare di coloro che hanno sostenuto i nostri sforzi. Chiediamo a coloro che occupano posizioni di potere in Afghanistan di rispettare e facilitare la loro partenza sicura e ordinata, anche dall’aeroporto internazionale Hamid Karzai di Kabul. Fino a quando le operazioni di evacuazione continueranno, manterremo il nostro stretto coordinamento operativo utilizzando i mezzi militari degli Alleati presso l’aeroporto internazionale Hamid Karzai.

4. Il popolo afgano merita di vivere in sicurezza e dignità e di portare avanti le importanti conquiste politiche, economiche e sociali fatte negli ultimi vent’anni. Siamo al fianco degli attori della società civile che devono poter continuare a svolgere in sicurezza il loro importante ruolo nella società afgana. Chiediamo a tutte le parti in Afghanistan di lavorare in buona fede per costituire un governo inclusivo e rappresentativo, anche con la significativa partecipazione delle donne e dei gruppi minoritari. Nelle circostanze attuali, la NATO ha sospeso ogni sostegno alle autorità afgane. Qualsiasi futuro governo afghano deve aderire agli obblighi internazionali dell’Afghanistan, salvaguardare i diritti umani di tutti gli afghani, in particolare le donne, i bambini e le minoranze, sostenere lo stato di diritto, consentire l’accesso umanitario senza ostacoli e garantire che l’Afghanistan non sia mai più un rifugio sicuro per i terroristi.

5. Negli ultimi vent’anni abbiamo impedito, con successo, ai terroristi di trovare un rifugio sicuro in Afghanistan dal quale sferrare i loro attacchi. Non permetteremo a nessun terrorista di minacciarci. Continueremo a combattere il terrorismo con determinazione, risolutezza e solidarietà.

6. Onoriamo il servizio e il sacrificio di tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente negli ultimi vent’anni per offrire un futuro migliore all’Afghanistan. Insieme rifletteremo pienamente sul nostro impegno in Afghanistan e trarremo le necessarie lezioni. Continueremo a promuovere un Afghanistan stabile e prospero, così come merita il popolo afghano, e ad affrontare le questioni di fondamentale importanza per l’Afghanistan e per la regione, nell’immediato futuro e oltre, anche attraverso la cooperazione con i partner regionali e internazionali, quali l’Unione europea e le Nazioni Unite.

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