Joe Biden è arrivato in Israele per la sua prima visita da Presidente degli Stati Uniti. Al suo arrivo all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ha ricordato però che la prima visita di un Presidente americano, fu quella di Nixon del 1974 mentre egli stesso, da giovane senatore dello stato del Delaware visitò Israele nel 1973, qualche settimana prima che scoppiasse la guerra del Kippur (the Yom Kippur War).
“Ebbi il privilegio di trascorrere del tempo con il Primo Ministro Golda Meir. Non dimenticherò mai” ha ricordato Biden “ero seduto accanto a un gentiluomo alla mia destra, uno dei suoi aiutanti. Il suo nome era Rabin”.
Scopo della visita è quella di rinforzare ulteriormente i legami con lo stato di Israele riaffermando “l’incrollabile impegno degli Stati Uniti” per la sua sicurezza “inclusa la collaborazione sui sistemi di difesa più all’avanguardia al mondo”.
“Da qui” ha aggiunto Biden “andrò direttamente a un briefing sui missili israeliani e sulle capacità di difesa missilistica, incluso il supporto degli Stati Uniti per l’Iron Dome e il nuovo sistema israeliano abilitato al laser chiamato Iron Beam. Approfondiremo le nostre connessioni nel campo della scienza e dell’innovazione e lavoreremo per affrontare le sfide globali attraverso il nuovo dialogo strategico ad alto livello sulla tecnologia. Continueremo a promuovere l’integrazione di Israele nella regione; espandere i forum e l’impegno emergenti, come il nuovo vertice I2U2, che riunirà Israele, gli Stati Uniti, gli Emirati Arabi Uniti e anche l’India, per approfondire la cooperazione economica tra il Medio Oriente e l’Indo-Pacifico. Maggiore pace. Maggiore stabilità. Maggiore connessione”.
Poi ha sottolineato che è fondamentale per tutte le persone della regione “una soluzione a due stati. Questo rimane, a mio avviso” ha detto “il modo migliore per garantire un futuro di uguale misura di libertà, prosperità e democrazia sia per gli israeliani che per i palestinesi”.