Domenica sera – 25 luglio a Bologna – la direttrice del sito di Articolo Uno, Chiara Geloni ha ospitato nell’ambito della festa nazionale del movimento politico guidato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, il direttore de “Il Fatto Quotidiano”, Marco Travaglio col quale ha dialogato sul libro “I segreti del Conticidio”.
Come spesso accade, particolarmente in estate, il dibattito politico si accende improvvisamente su determinati temi, o in questo caso, per singole dichiarazioni.
E’ il caso di una frase finita nell’occhio del ciclone forse anche perchè decontestualizzata rispetto al discorso generale che il giornalista ha fatto sul palco di Bologna.
Parlando del Governo Conte e dei motivi della sua caduta (caldeggiata dai poteri forti in particolare dall’area di Confindustria), Travaglio ha infatti descritto la composizione dell’esecutivo i cui ministri erano quasi tutti di estrazione popolare e quindi per questo motivo maggiormente propensi ad ascoltare “il popolo”, a differenza dell’attuale, in particolar modo guidato da “un figlio di papà” che su determinate materie “non capisce un cazzo”.
Ovviamente anche questa trascrizione non è fedele rispetto al contenuto letterale delle dichiarazioni che potete ascoltare, dal minuto 16:25 nel video integrale sottostante.
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