Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, partecipa alla cerimonia di firma del Patto per Napoli.
Con lui sono intervenuti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, il sindaco Gaetano Manfredi e il Presidente del Consiglio Comunale, Enza Amato.
“Il Patto per Napoli” ha ricordato Draghi “coincide con il programma di investimenti più significativo nella storia recente del Mezzogiorno. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina infatti circa il 40% delle sue risorse al Sud. Almeno il 40% delle sue risorse al Sud.
L’obiettivo del piano è colmare i divari territoriali, ormai insopportabili. Il reddito pro capite del Mezzogiorno è infatti poco più della metà di quello del Centro-Nord e il tasso di disoccupazione è più del doppio”.
Per far ripartire il processo di convergenza, fermo da quasi 50 anni, dobbiamo superare quegli ostacoli – finanziari, istituzionali, culturali. Siamo bravissimi ad analizzare tutti gli ostacoli che ci sono e ci sono stati. Tutti questi ostacoli che hanno frenato Napoli e il Sud in questi decenni. Dobbiamo ammettere l’esistenza di una “questione meridionale”, ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni.
Dobbiamo affrontarla con urgenza, determinazione, unità e umiltà. Perché l’Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore del Paese.
Divertente siparietto al termine della cerimonia, quando il sindaco Gaetano Manfredi ha consegnato al Presidente del Consiglio una statuetta di San Gennaro. L’artista che l’ha realizzata, Lello Esposito mentre stringe la mano al Premier commenta: “oggi è lei che ha fatto il miracolo”.