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mercoledì, Giugno 7, 2023

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Mario Draghi interviene all’Assemblea di Confindustria

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto questa mattina all’Assemblea di Confindustria

Accolto da una vera e propria standing ovation, il premier ha detto agli industriali riuniti nel Palazzetto dello Sport dell’Eur di Roma che “L’Italia vive un periodo di forte ripresa, migliore di quel che avevamo immaginato solo qualche mese fa. Le previsioni del Governo che presenteremo tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6 per cento per quest’anno a fronte del 4,5 ipotizzato in primavera”.

Mario Draghi all'assemblea di Confindustria
Mario Draghi all’assemblea di Confindustria

Tra le altre cose merita un’attenzione particolare l’annuncio riguardante i rincari delle bollette: per l’ultimo trimestre di quest’anno saranno eliminati gli oneri di sistema sul Gas per tutti. Per l’elettricità invece, l’intervento dell’esecutivo andrà a beneficio di famiglie e piccole imprese, con un intervento complessivo di oltre tre miliardi.

L’Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, migliore di quello che avevamo immaginato solo qualche mese fa.  Le previsioni del Governo, che presenteremo tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6% per quest’anno, a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera.

A mio avviso, il “green pass” è uno strumento di libertà, di sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e per tenere aperte le attività economiche e le scuole, che lo vogliamo.

In assenza di un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire intorno al 40%, e quello del gas del 30%. Per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Discuteremo del provvedimento oggi stesso in Consiglio dei Ministri. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti.

La transizione ecologica non è una scelta, è una necessità. I cambiamenti climatici hanno già gravi conseguenze sulle nostre vite, il nostro pianeta e le nostre economie.  Se non interveniamo subito, i loro effetti rischiano di peggiorare e di diventare irreversibili.

Un Sud più forte e meglio connesso con il resto del Paese è nell’interesse dell’Italia e dell’Europa. Le nostre politiche per il Mezzogiorno intendono superare le disparità che condannano milioni di cittadini a servizi pubblici inadeguati e, soprattutto, li condannano ad avere meno possibilità di crescita e affermazione professionale.

Un governo che cerca di non far danni è già molto, ma non basta purtroppo per affrontare le sfide dei prossimi anni, in primis le tensioni geopolitiche, il protezionismo, ma anche il probabile mutare delle condizioni finanziarie, il graduale affievolirsi degli stimoli di bilancio.
È quando l’intero quadro di riferimento politico, economico e sociale cambia che più occorre essere uniti per non aggiungere incertezza interna a quella esterna.

Una cosa che voglio ripetere e che credo sia importante riaffermarla in questo momento: il Governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento – come ho detto tante volt – i soldi si danno e non si prendono.

 

L’intervento integrale

La versione in audio Podcast dell’intervento (link)

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