
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato a Parma alla XXXVIII Assemblea Nazionale dell’Anci “Rinasce l’Italia. I Comuni al centro della nuova stagione”
Da brividi l’ingresso del presidente Mattarella alla 38esima Assemblea Anci “Rinasce l’Italia” che quest’anno si tiene a Parma. Tutti i sindaci in piedi cantano all’unisono l’inno nazionale, eseguito dagli archi dell’Orchestra regionale dell’Emilia Romagna.
Il Capo dello Stato ha lodato la “dedizione quotidiana dei sindaci” decisiva per far fronte sul campo, unitamente all’impegno degli operatori sanitari, “alla crisi che il nostro Paese ha dovuto affrontare con la pandemia”.
Una prova difficile, in tanti momenti drammatica, che ha evidenziato la capacità di coesione della nostra società. Abbiamo dato dimostrazione di saggezza e di volontà di ripresa. È stato fatto un grande lavoro. Occorre adesso prevenire e contrastare le ulteriori, pericolose insidie, che provengono dai nuovi contagi.
Il tempo della responsabilità non è ancora concluso.
Soprattutto grazie ai vaccini – e grazie al senso di responsabilità e al rispetto degli altri e delle regole manifestati dalla quasi totalità dei nostri concittadini – siamo riusciti a superare il tornante più impervio, abbiamo riconquistato importanti spazi di normalità, di libertà, e siamo incamminati su un percorso nuovo dove si può tornare a progettare, a costruire, a operare per un futuro migliore anche rispetto a quello che si presentava prima della comparsa della pandemia, come ha detto poc’anzi Antonio Decaro, come dimostra del resto l’andamento della nostra economia.
Siamo stati colpiti più duramente di altri durante la prima fase della pandemia, ma la nostra ricca conformazione sociale si è espressa positivamente nell’azione comune e sta prevalendo.
Non possiamo rimuovere le cautele, perché abbiamo oggi davanti a noi opportunità inedite e grandi potenzialità, che hanno acquisito caratteri di concretezza grazie anche a scelte europee di alto valore politico.
Dobbiamo essere in grado di trasformare le opportunità in realizzazioni capaci di migliorare il nostro modello sociale, di accelerare nelle transizioni ecologica e digitale, di offrire alle giovani generazioni una società non compromessa da ipoteche insostenibili.

(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Non possiamo vanificare la grande opportunità che si presenta avanti a noi. È la nostra priorità. Ad essa vanno subordinati interessi parziali. Come poc’anzi bene ha detto Antonio Decaro “non vi sarà un’altra occasione”.