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Mattarella, l’invasione della Russia all’Ucraina è l’esatto contrario dello spirito olimpico e paralimpico

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale i medagliati Olimpici e Paralimpici e una rappresentanza di atleti italiani che ha partecipato ai Giochi invernali di Pechino 2022. L’Alfiere della squadra olimpica, Michela Moioli e l’Alfiere della squadra paralimpica, Giacomo Bertagnolli, hanno riconsegnato al Capo dello Stato le Bandiere nazionali con le firme degli atleti vincitori di medaglia olimpica e paralimpica. Il Presidente Mattarella, dopo aver consegnato agli atleti una medaglia ricordo, ha rivolto un saluto ai presenti.

“L’aggressione della Russia all’Ucraina, la guerra, è esattamente il contrario dello spirito olimpico e paralimpico, è esattamente il contrario del significato di incontro di pace, di amicizia, di collaborazione, di confronto leale e amichevole fra tutti, da ogni parte del mondo, che Olimpiadi e Paralimpiadi rappresentano

Ed è questo che ci richiama ad alcune riflessioni.

La prima delle quali – come ha detto il Presidente Pancalli, poc’anzi – è ringraziare gli atleti paralimpici per essere stati capaci di preservare lo spirito delle paralimpiadi, lo spirito olimpico, malgrado quel che è avvenuto, in quell’atmosfera appesantita, offuscata, piena di angoscia, che si è creata nel mondo.

E questo è un monito che è avvenuto nelle Paralimpiadi.

Aver continuato, malgrado tutto, praticando amicizia, rispetto reciproco, ha evocato, ancora una volta, l’importanza dei principi e dei valori come la pace, la libertà, la democrazia, la collaborazione.

Per questo stiamo operando, perché malgrado tutto, malgrado le orribili immagini che siamo costretti a vedere, si recuperi ragionevolezza nel mondo e nel nostro continente.

Lo stiamo facendo attraverso iniziative di carattere politico, di carattere economico e finanziario, con il sostegno a chi resiste per la propria indipendenza. Lo stiamo facendo con un’azione di esortazione costante a ritrovare le ragioni del buon senso e della pace, a rifiutare quel che vediamo di così orribile e turpe.

Ecco, l’invocazione della pace, la libertà, la democrazia e la collaborazione internazionale non è soltanto un’invocazione: è un’indicazione di obiettivi, è un richiamo a valori”.

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