Il presidente del Consiglio italiano, alla sua prima uscita ufficiale, insieme al ministro degli Esteri Di Maio, ha fatto visita al nuovo premier libico Abdel Hamid Mohamed Dabaiba.
“C’è un governo di unità nazionale legittimato dal Parlamento che sta procedendo alla riconciliazione nazionale. Il momento è unico per ricostruire quella che è stata un’antica amicizia”.
Ha detto subito all’omologo libico al momento delle dichiarazioni congiunte, cui ha replicato subito Dabaiba.
“Una delle questioni più importanti da riattivare è l’Accordo del 2008 a cominciare dalla costruzione dell’autostrada”
I due paesi prevedono un aumento della collaborazione in campo energetico, ma ha tenuto a sottolineare il premier italiano “requisito essenziale” per le sinergie “è che il cessate il fuoco continui”.
Poi la parte che più ha infiammato teste e spezzato cuori nelle forze di sinistra che sostengono la maggioranza.
“Anche in campo migratorio c’è stata una conversazione dove è stato chiaro che noi esprimiamo soddisfazione per quel che la Libia fa, per i salvataggi e nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia. Ma il problema non è solo geopolitico, è anche umanitario e da questo punto di vista l’Italia è una delle poche, forse l’unico Paese che continua a tenere attivi i corridoi umanitari”.
“Il problema dell’immigrazione per la Libia” ha concluso il premier italiano “è un problema che non nasce solo sulle coste libiche ma si sviluppa anche sui confini meridionali della Libia e l’unione europea è stata investita del compito di aiutare il governo libico anche in quella sede.
Come sempre per chi fosse interessato di seguito la versione integrale del video e più in basso disponibile anche in audio.
Draghi in Libia, dichiarazioni congiunte dei due premier (integrale)
Draghi in Libia, dichiarazioni congiunte dei due premier (audio)
Qui di seguito invece alcune delle reazioni
L'Italia deve contribuire alla stabilizzazione e alla pace della #Libia, dopo la terribile guerra civile fomentata anche da potenze straniere.
Grave che #Draghi abbia ignorato le violenze e le torture, subite dai migranti nei campi di detenzione, denunciate dall'ONU.
— laura boldrini (@lauraboldrini) April 6, 2021
Da #Draghi sarebbero dovute arrivare parole chiare sulla sistematica violazione dei diritti umani nei campi di detenzione degli #immigrati regolarmente violati in #Libia e invece sono arrivate le parole di ringraziamento per i cosiddetti salvataggi: è grave e sbagliato #LeU
— Loredana De Petris (@PetrisDe) April 6, 2021
#Draghi soddisfatto per il “lavoro dei libici” verso i migranti? Ha confuso la parola salvataggio con la parola cattura. In Libia condizioni disumane, violenze terribili. Le parole di Draghi sono inaccettabili.#migranti #Libia pic.twitter.com/hL9uwyN8nk
— nicola fratoianni (@NFratoianni) April 6, 2021
Draghi ha espresso "soddisfazione" per quello che la Libia fa sul salvataggio dei migranti.
Significa dirsi soddisfatti della sistematica violazione dei diritti umani.
Era inaccettabile quando lo dicevano i suoi predecessori.
È inaccettabile anche oggi che a dirlo è lui.— Orfini (@orfini) April 6, 2021