Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha comunicato oggi di aver accreditato il primo diplomatico dei talebani a Mosca nonostante l’etichetta di “organizzazione terroristica” applicata dalla Confederazione della Russia agli occupanti dell’Afghanistan.
“Il mese scorso il primo diplomatico afghano inviato dalle nuove autorità è arrivato a Mosca e ha ricevuto l’accreditamento al nostro ministero”, ha confermato a Tunsi in Cina, dove è in corso un vertice dei Ministri degli Affari Esteri dei Paesi confinanti con l’Afghanistan (Oltre a Cina e Russia ci sono Iran, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan).
Lavrov durante un bilaterale ha anche detto al suo omologo afghano di essere convinto del fatto che l’intera comunità internazionale “dovrebbe cooperare attivamente con il nuovo governo dell’Afghanistan, incoraggiando iniziative volte al riconoscimento ufficiale da parte dell’ONU e di tutti coloro che vi partecipano“.
Ciononostate la Russia non ha ancora riconosciuto formalmente il governo di Kabul per via della “mancanza di inclusione: le nuove autorità” ha dichiarato “dovrebbero dare adeguata rappresentatività non solo ai vari gruppi etnici presenti nel Paese, minoranze nazionali e religiose, ma anche alle altre forze politiche”.