Sottolinea l’importanza di leggere prima di giudicare, e critica chi condanna senza conoscere
Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, durante una diretta sui suoi canali social ha voluto esprimere il suo sostegno al generale Vannacci, autore di un libro recentemente al centro delle polemiche. “Il generale Vannacci è stato additato come un pericolo, ma io leggerò il suo libro. È giusto conoscere e capire prima di giudicare”, ha esordito Salvini.
Riflettendo sul passato militare del generale, che ha compiuto missioni in nazioni come Somalia, Iraq e Afghanistan, e sulle sue denunce relative all’uranio impoverito che ha colpito diversi militari, il vicepremier ha aggiunto: “Mi rifiuto di pensare che in Italia esista un Grande fratello che ti dice cosa puoi e cosa non puoi leggere”.
Salvini non si è fermato qui. Ha voluto sottolineare l’importanza del libero pensiero, affermando che il generale “va giudicato per quello che fa in servizio. Se scrive qualcosa che esprime i suoi pensieri e non ha niente a che fare con i segreti di Stato o con il suo ruolo ufficiale, ha tutto il diritto di farlo”.
Infine, ha riservato una critica a chi ha condannato il libro senza averlo letto: “Mi prenderò il tempo per leggere quello che molti, specialmente alcuni giornalisti di sinistra, hanno criticato senza una lettura completa. Si legge e poi si giudica. La condanna al rogo, come quella subita da Giordano Bruno, non ha posto nell’Italia del 2023”.
Al dibattito di queste ore sta partecipando molto attivamente anche il Sottosegretario Vittorio Sgarbi. Intervistato da Stefano Zurlo ha detto, tra le altre cose “Crosetto mi ha risposto infastidito, ha detto farneticazioni”, ha dichiarato Sgarbi, “a differenza di lui, ho chiamato Vannacci e mi sono fatto mandare il libro. Vi ho trovato molti pensieri in sintonia con quelli di Papa Francesco, specie riguardo alla visione degli omosessuali. Tuttavia, sia il Papa che il Generale Vannacci esprimono contrarietà verso le unioni gay. Non vedo perché non lo può scrivere”.