“Nei vari Paesi europei vi sono tanti – come definirli – tanti gelidi antipatizzanti dell’integrazione dell’Unione. Si diano pace: questi strumenti resteranno, non si può tornare indietro!”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Ventotene per il 40esimo seminario per la formazione federalista europea in occasione dell’80esimo anniversario del Manifesto di Ventotene.
Al suo arrivo, il Capo dello Stato ha deposto una corona di fiori sulla Tomba di Altiero Spinelli.

(Foto Francesco Ammendola – Ufficio Stampa e Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Nel pomeriggio ha aperto i lavori del 40° seminario federalista: dopo il saluto di Giorgio Anselmi, Presidente dell’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli, il Presidente Mattarella ha risposto ad alcune domande di studenti su tematiche europee.
“Io devo confidare di essere sorpreso dalla posizione di alcuni movimenti politici e di alcuni esponenti nei vari Paesi d’Europa, dell’Unione rigorosi nel chiedere il rispetto dei diritti umani a Paesi lontani, ma distratti di fronte alle condizioni e alle sofferenze dei migranti. E non di qualunque tipo di migranti, ma migranti per persecuzioni, per fame, perché i mutamenti climatici hanno sconvolto il loro territorio.
In questi giorni c’è una cosa che sinceramente appare sconcertante: si registra, qua e là nell’Unione Europea, grande solidarietà nei confronti degli afghani che perdono libertà e diritti ma che rimangano lì, non vengano qui perché se venissero non gli accoglieremmo. Questo non è all’altezza del ruolo storico, dei valori dell’Europa verso l’Unione”.