La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tornata sui Social dopo una settimana di silenzio dovuto all’influenza, ha espresso le sue critiche nei confronti del Superbonus, la misura varata dal governo Conte per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e la messa in sicurezza sismica del territorio. Meloni, ha ricordato che il costo totale dei crediti del Superbonus ammonta a 105 miliardi di euro, in parole povere, ha detto che ogni italiano ha pagato 2000 euro per questa iniziativa.
“Stop allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti sui bonus fiscali. Divieto di acquisto per gli enti locali dei crediti già in circolazione” (Repubblica)
La Premier ha poi denunciato il fatto che ci sono state molte truffe legate a questa misura, che hanno comportato una perdita di circa 9 miliardi di euro per le casse dello Stato. A fronte di queste problematiche, la Presidente del Consiglio ha ritenuto necessario porre un freno e cercare soluzioni per difendere il bilancio pubblico e le aziende coinvolte.
La posizione della Meloni ha suscitato dibattito tra i sostenitori del Superbonus, che vedono in questa misura un’opportunità per rilanciare l’economia e ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, la questione delle truffe e delle inefficienze nella gestione dei fondi pubblici è indubbiamente un tema che merita attenzione e soluzioni.
La discussione sul Superbonus è destinata a continuare, ma l’auspicio è che si possa trovare un equilibrio tra la necessità di incentivare la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza del territorio, e la tutela del bilancio pubblico e dei cittadini italiani.
