“Sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni, Roberto Benigni si è imposto nel panorama dello spettacolo italiano come una figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali”.
Il direttore Alberto Barbera, ha commentato così la consegna del Leone d’oro alla carriera a Roberto Benigni, in occasione della cerimonia inaugurale della 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. E’ stata sua la proposta dell’assegnazione del prestigioso riconoscimento, all’attore toscano, che, il Cda della Biennale ha fatto propria.
“Alternando le sue apparizioni su palcoscenici teatrali, set cinematografici e studi televisivi con risultati di volta in volta sorprendenti, si è imposto in tutti in virtù della sua esuberanza e irruenza, della generosità con cui si concede al pubblico e della gioiosità appassionata che costituisce la cifra forse più originale delle sue creazioni” ha detto Barbera sottolineando l’ammirevole eclettismo dell’attore e regista che “senza mai rinunciare a essere se stesso, è passato dal vestire i panni dell’attore comico tra i più straordinari della pur ricca galleria di interpreti italiani, a quelli di regista memorabile in grado di realizzare film di enorme impatto popolare, per trasformarsi da ultimo nel più apprezzato interprete e divulgatore della ‘Divina Commedia’ dantesca”.

(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Pochi artisti hanno saputo come lui fondere la sua comicità esplosiva, spesso accompagnata da una satira dissacrante, a mirabili doti d’interprete – al servizio di grandi registi come Federico Fellini, Matteo Garrone e Jim Jarmusch – nonché di avvincente e raffinato esegeta letterario.
Roberto Benigni accettando il riconoscimento ha dichiarato “Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine. È un onore immenso ricevere un così alto riconoscimento verso il mio lavoro dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”.
(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Un emozionatissimo discorso, quello pronunciato dall’attore toscano di fronte alla platea di Venezia, con il presidente della Repubblica Mattarella ad applaudirlo, dedicato in gran parte alla sua compagna di vita e lavoro, Nicoletta Braschi.
“Grazie presidente di dimostrare il suo amore per l’arte, in special modo per l’arte cinematografica. Quando mi hanno detto che lei… l’amore che io porto per lei presidente, io me lo vorrei baciare, abbracciare che gli voglio un bene al presidente Mattarella, non lo potete sapere la soddisfazione di essere suo contemporaneo. Un presidente meraviglioso.
Quando mi hanno detto che c’era ho avuto la stessa reazione che ha avuto lei quando era a Wembley che ha segnato Bonucci. Ho fatto “no! Gol!”. C’è Mattarella! C’è Sergio Mattarella!
Rimanga con noi ancora un po’, almeno per la prossima Mostra, rimanga con noi, o per i Mondiali in Qatar, che lei porta fortuna. Porta bene, quindi, deve rimanere, deve rimanere qualche anno in più. Presidente. Grazie di essere qua stasera”.
Poi la più bella dichiarazione alla sua compagna, Nicoletta Braschi:
“abbiamo fatto tutto insieme per quarant’anni: produzione, interpretazione, ideazioni dei film, e quindi sono 25, 30, 40 anni ininterrotti di lavoro, quanti film abbiamo fatto, che poi come si fa a misurare il tempo in film. E io conosco una sola maniera di misurare il tempo: con te e senza di te. Questa è la mia maniera di misurare il tempo. Lo è sempre stata”.