Ursula von der Leyen celebra il 9 maggio a Kyiv e rinnova il sostegno dell’UE all’Ucraina nella lotta per difendere i valori europei
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, giunge oggi a Kiev per un’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in occasione della Festa dell’Europa. Una visita che rafforza i legami tra l’Ucraina e l’Unione Europea, con Zelensky che annuncia la celebrazione della Giornata dell’Europa anche nel suo Paese.
Durante la conferenza stampa congiunta, von der Leyen ha lodato l’Ucraina per essere in prima linea nella difesa della libertà, della democrazia e del libero pensiero e parola, valori che vengono attaccati dal regime di Putin in Russia. Ha inoltre sottolineato come l’aggressore abbia già fallito nel tentativo di distruggere tali valori in Ucraina, grazie al coraggio e alla determinazione del popolo ucraino.
La Presidente della Commissione europea ha poi riportato alcuni degli argomenti discussi durante l’incontro con il Presidente Zelenskyy, tra cui la fornitura di munizioni, il supporto finanziario, le sanzioni contro la Russia e il percorso dell’Ucraina verso l’adesione all’Unione Europea.
Per quanto riguarda le munizioni, von der Leyen ha spiegato che l’UE sta lavorando su tre percorsi paralleli per fornire all’Ucraina le risorse necessarie e ha messo in evidenza il sostegno finanziario fornito all’Ucraina, con un pacchetto da 18 miliardi di euro per il 2023, di cui 6 miliardi già erogati.
Sulle sanzioni, von der Leyen ha affermato che l’UE sta facendo tutto il possibile per indebolire la macchina da guerra di Putin e privare la Russia delle sue entrate. Inoltre, ha annunciato che la Commissione ha adottato una proposta per l’11° pacchetto di sanzioni, incentrato sul contrasto alle elusioni.
Infine, von der Leyen ha affrontato il tema dell’adesione dell’Ucraina all’UE, sottolineando i sette passi che il Paese deve compiere prima che la Commissione possa raccomandare l’avvio dei negoziati di adesione. Ha lodato l’Ucraina per il suo impegno nel portare avanti le riforme nonostante le difficoltà imposte dalla guerra e ha garantito il sostegno e l’esperienza dell’UE durante tutto il processo.